10 luoghi imperdibili in Irpinia

Carmine Cicinelli

Carmine Cicinelli

basilica vecchia CAPOSELE

Mini guida a 10 attrazioni che vi racconteranno l’essenza del territorio

Per conoscere l’Irpinia non basta esperire un unico luogo. L’anima complessa e variegata di questo territorio suggerisce una visita approfondita, composta certamente di destinazioni diverse. Le “Terre d’Irpinia“, diverse tra loro ma unite da molti fili conduttori, meritano un viaggio strutturato, alla ricerca delle varie anime del territorio.

Dopo avervi suggerito le 10 tappe irpine da vedere almeno una volta nella vita, di seguito un elenco di 10 luoghi imperdibili in Irpinia con cui conoscere veramente l’essenza di questo territorio. Tappe diverse ma certamente complementari, riportate secondo un itinerario ideale da Est ad Ovest.

Palazzo Ducale: Nel centro di Bisaccia spicca stentoreo il Palazzo Ducale, costruzione di origine longobarda poi distrutta dal sisma del 1198 e ricostruita da Federico II nel XIII secolo. Era la sentinella per proteggere la Puglia (anche detto Castrum Byzantii) in quanto avamposto difensivo bizantino. Qui hanno dimorato lo stesso Federico II che aveva nel Formicoso la sua riserva di caccia, e Torquato Tasso, che qui trovò ristoro e ispirazione, ospite del suo amico Giovan Battista Manso.

Palazzo ducale di bisaccia, il loggiato
La loggia del Palazzo Ducale di Bisaccia

Borgo di Zungoli: Definire Zungoli uno dei borghi più belli d’Italia è davvero riduttivo. Immergersi nella realtà del paesino al confine tra Valle dell’Ufita e Baronia significa tornare indietro nel tempo. Arrampicarsi nelle stradine del centro storico, fatto di viuzze acciottolate, scalinate in pietra, improvvisi ballatoii, alla ricerca di uno dei castelli più belli d’Irpinia (il Castello dei Susanna) o delle celeberrime Case Pontili è un’esperienza davvero unica! E se avete bisogno di una piccola pausa nel continuo saliscendi è possibile sedersi sui caratteristici sgabelli in pietra che fuoriescono dal perimetro di alcune abitazioni.

Uno scorcio del centro storico di Zungoli
Uno scorcio del centro storico di Zungoli

Il Castello di Gesualdo: luogo simbolo del paese, è anche noto per essere il rifugio di Carlo Gesualdo, il principe dei musici che ha rivoluzionato il futuro della musica coi suoi madrigali a 5 voci. La struttura spicca sul centro del paese, coi suoi torrioni circolari, il porticato d’ingresso con pozzo, i loggioni sulla valle sottostante. Visitare l’interno del castello significa inoltre ripercorrere la storia del tormentato e geniale Carlo Gesualdo, di cui è possibile osservare alcuni strumenti utilizzati per la composizione.

Il castello di Gesualdo
Il castello di Gesualdo

Il Santuario di San Gerardo Maiella: Tra i luoghi di maggiore affluenza turistica in Irpinia, si trova nella frazione Materdomini di Caposele. È formato dallo splndido Santuario nuovo, con il museo gerardino e una suggestiva mostra di presepi e l’affascinante Basilica vecchia, una delle strutture religiose più antiche della Regione, in cui spicca la famosa sala dei fiocchi. Si tratta di un luogo che raccoglie migliaia di fiocchi nascita donati alla chiesa come ringraziamento al santo. San Gerardo Maiella è infatti riconosciuto come protettore delle partorienti e dei neonati. L’impatto che la sala dei fiocchi ha sui visitatori è un mix di mistico ed emozionale che non ha eguali.

Fiocchi Nascita che pendono dal soffitto
La suggestiva sala dei fiocchi, nella Basilica

Borgo di Quaglietta: Appartenente al comune di Calabritto, il borgo di Quaglietta fino al 1927 era un comune a sè stante. Ecco perché questo ameno luogo che sembra uscito da un romanzo di ambientazione medioevale consente di visitare più di un’attrazione degna di nota. Come la chiesa di San Rocco, presente già ai tempi dei longobardi e che custodisce la statua del patrono, o il castello di Quaglietta, fortificazione che in passato serviva per ricacciare gli assalti dei saraceni che risalivano il Sele. Salire fino al don jon del fortilizio e ammirare il panorama sottostante non ha prezzo.

Borgo di quaglietta
La chiesa di San Rocco e il castello, a Quaglietta

Altopiano del Laceno: è la principale attrazione di Bagnoli Irpino e tra i complessi turistici più importanti d’Irpinia, con le sue numerose attrazioni, che vanno dallo splendido lago situato a quota 1100 metri, agli impianti sciistici (attualmente in rifacimento). Raggiungere il Laceno è un’esperienza che riconcilia con la natura, grazie alla possibilità di partecipare ad iniziative di trekking, tour a cavallo e tante altre iniziative, come la visita (specie in primavera) alla spettacolare fiumara di Tannera, con sorgenti, piccole cascate e guadi che vi rimarranno nel cuore.

Il lago Laceno
Il lago Laceno

La Piana del Dragone: Terra di miti e leggende, punto nevralgico del fondamentale sistema idrogeologico dei Picentini, infinita distesa dominata dalla natura ancestrale e dominata dalla vacca podolica che scorrazza indisturbata, infinito orto dove si alternano alcune tra le migliori colture irpine. E poi un lago che scompare e ricompare a seconda del periodo dell’anno, una flora inimitabile altrove, luogo ideale per escursioni a cavallo, picnic attrezzati, birdwatching e… le bocche del dragone. Vi basta per raggiungere Volturara Irpina o devo continuare?

La Piana del Dragone
La Piana del Dragone

Il carcere borbonico di Montefusco: Montefusco per lungo tempo è stato capitale del Principato Ultra. È stato, per anni, fino al 1806, il centro più importante della zona, ecco perché sono ancora oggi presenti monumenti di carattere storico e religioso di gran pregio. Tra tutti certamente spicca il Carcere borbonico, una prigione di massima sicurezza protagonista di alcune importanti vicende politiche del Risorgimento. Una visita al suo interno è un’esperienza memorabile, specie se seguiti da una guida locale, dal cui racconto è possibile venire anche a conoscenza delle torture praticate nello Spielberg dell’Irpinia.

L'interno del carcere di Montefusco
Interno del carcere di Montefusco

Il Santuario di Montevergine: Santuario mariano di grande importanza, meta prediletta di turisti provenienti da tutto il Sud Italia ed oltre. Si trova sul Monte Partenio, nel comune di Mercogliano, raggiungibile con pellegrinaggi a piedi, in auto affrontando i famosi tornanti che consentono di inerpicarsi verso il Santuario, oppure tramite la suggestiva funicolare. Un luogo ricco di attrazioni, dalla Basilica Vecchia con il quadro della Madonna di Montevergine, a quella nuova, al Museo Abbaziale, alle sale dedicate ai presepi di tutto il mondo. Il Santuario di Mamma Schiavona è un luogo visitabile tutto l’anno (neve permettendo), anche se il clou lo raggiunge durante i pellegrinaggi organizzati o in occasione della Candelora del 2 Febbraio.

L'ingresso del Santuario di Montevergine
La scala santa, ingresso alla Basilica vecchia del Santuario di Montevergine

Santuario Maria SS. Della Stella: Ubicato a Rotondi, nella Valle Caudina, si tratta di una costruzione risalente al XII secolo. La costruzione domina la valle sottostante, con interni molto eleganti tra cui spicca l’immagine in stile bizantino risalente al IX-XI secolo, raffigurante i resti dell’antica statua della Madonna della Stella. Dalla Chiesa è possibile accedere, dal lato del loggiato, alla grotta dove in passato si rifugiavano gli eremiti. Imperdibile l’appuntamento della domenica di Pasqua con la processione che ricorda la difesa della statua da parte dei rotondesi, da cui è nata la suggestiva tradizione dei fucilieri di Rotondi.

Il Santuario visto dal drone
Il Santuario di Maria SS. della Stella a Rotondi


In copertina, la Basilica Vecchia del Santuario di San Gerardo a Caposele