Dal 2017 il 20 maggio è riconosciuto come “Giornata Mondiale delle Api”. Si tratta di una celebrazione designata dalle Nazioni Unite, in una data non casuale. Il 20 maggio del 1734, infatti, nasceva lo sloveno Anton Janša, pioniere delle prime tecniche di apicoltura moderna.
L’importanza delle api per il nostro ecosistema è risaputa, con implicazioni sulla biodiversità evidenti. Basti pensare che dalle api e dagli altri insetti impollinatori dipende l’80% delle piante produttrici di cibo per l’uomo. Famosa la frase di Einstein, secondo cui “Se le api scomparissero dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che 4 anni di vita”.
Le api infatti, con la loro proverbiale azione di passare di fiore in fiore, favoriscono l’impollinazione, ossia la fecondazione necessaria al fiore per trasformarsi in frutto. Un evento che fa parte del processo naturale delle cose, messo però a forte repentaglio dallo smog e dal cambiamento climatico.
Non stupisce dunque l’importante presenza, anche in provincia di Avellino, di aziende agricole dotate di arnie ed alveari. Con la conseguenza di un prodotto di grande qualità, grazie ad un territorio per gran parte incontaminato e ricchissimo di verde. Le aziende mellifere difatti sono sparse un po’ su tutto il territorio provinciale, dai Picentini al Partenio, dall’Alta Irpinia all’Ufita, passando per la Valle del Calore e quella del Sabato. Qui campeggiano tutti i tipi di miele principali, ma si segnalano in particolare quello di castagno, considerata la forte vocazione del territorio, e il miele di sulla, tipico di una zona molto ristretta del Sud Italia.
È invece il forte rischio di estinzione il motivo delle numerose iniziative, pubbliche e private, dedicate alle api. Dalle fattorie didattiche dedicate alla sensibilizzazioni dei più piccoli (per quelle segnalate dall’assessorato all’agricoltura regionale clicca qui), alle numerose iniziative volte alla sensibilizzazione degli adulti, l’obiettivo è tenere alta l’attenzione sull’importanza delle api.
Ad Avellino, per esempio, nel Parco Palatucci, da qualche tempo Legambiente ha installato un bee hotel, una casa per tutti gli insetti impollinatori (api in primis, ma anche bombi, farfalle e coccinelle). Un’attrazione per preservare l’habitat di questi insetti, ma soprattutto per rendere più consapevoli i cittadini. Non sono da meno le innovazioni. Una su tutte quella avviata a Lapio, denominata NobiLapio. Si tratta di un progetto di cooperazione tra aziende per rafforzare e consolidare pratiche innovative di conduzione di vigneti rispettose dell’ambiente. Il progetto attuato nella patria del Fiano, prevede la semina di prati melliferi tra i filari e la presenza di apiarii tra le vigne, con l’obiettivo di sperimentare il ruolo potenziale delle api nel processo di produzione del vino.
Venendo all’attualità, ecco le iniziative previste per questo World Bee Day 2024 in Irpinia:
- All’APAS (Apicoltori Campani Associati) si deve l’iniziativa Mielodia, che oggi e domani consente ai visitatori di approfondire la conoscenza dell’affascinante mondo della api. L’iniziativa prevede l’apertura delle mielerie associate, con la possibilità di avvicinarsi al miele e agli altri prodotti dell’alveare. Per l’elenco delle aziende partecipanti clicca qui.
- Mielerie aperte è invece l’iniziativa dell’Unione nazionale degli agricoltori italiani (UNAAPI), che per oggi e domani ha previsto l’iniziativa “L’Ape va in città”, in collaborazione con un’azienda mellifera di Ariano Irpino. Si tratta di un evento gratuito (previa prenotazione) in collaborazione con il Forum Giovani della città del Tricolle, che si snoderà tra mostra di arnesi, video, degustazioni sensoriali e un’arnia didattica.