L’incanto del castello di Lauro

Carmine Cicinelli

Carmine Cicinelli

Il castello Lancellotti, che domina il Vallo di Lauro, è una delle icone d’Irpinia: storie incredibili in una cornice da sogno lo rendono una tappa obbligata per chi visita la provincia di Avellino

L’abitato di Lauro è dominato da un castello tra i meglio conservati e più belli dell’intero Sud Italia: il castello Lancellotti. Posto su un pianoro roccioso, detto primo sasso, è il culmine del grazioso centro abitato, dal quale si accede attraverso una stradina in salita, tra slarghi, scalini e palazzi storici.

salita al castello
Salita al castello

L’origine della costruzione è longobarda (viene citata come Castel Lauri per la prima volta nel 976), ma la storia di questo castello è lunga ed interessantissima. Nel 1632, dopo essere stato possedimento di alcune delle più importanti famiglie locali, il fortilizio passa alla famiglia Lancellotti, che ad oggi ne detiene ancora la proprietà. Nella storia del castello di Lauro una data fondamentale è il 30 aprile 1799, quando viene distrutto quasi totalmente a causa di un incendio provocato dalle truppe francesi, intervenute per sedare una rivolta organizzata dai sanfedisti, antirepubblicani che auspicavano il ritorno dei Borbone.

affresco incendio
Un affresco che ritrae l’incendio del 30 aprile 1799

L’attuale stile è un irresistibile mix di neoclassico, neogotico e rinascimentale, frutto del restauro effettuato ad opera di Filippo Lancellotti che si concluse con l’inaugurazione del 25 agosto 1872, proprio nel giorno della festa patronale dedicata a San Rocco e San Sebastiano. È in questa circostanza che venne annessa la bella fontana circolare che attualmente campeggia nell’elegante parco ricco di piante di limoni e curatissime siepi.

piscina nel giardino

Agli esterni di grande fascino, fatti di graziosi giardini, fontane e portici incastonati nelle imponenti mura, fanno da contraltare gli altrettanto suggestivi interni, composti da un numero imprecisato di stanze (si dice che ogni tanto il ritrovamento di un passaggio segreto ne porti alla luce qualcun’altra). Tutte le sale hanno una propria storia e sono ricche di leggende ed aneddoti. Come quella del fantasma della vecchia zia che ancora oggi si aggira tra le sale del castello o quella, struggente, legata ad un caminetto risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Storie che coinvolgono nobili, gendarmeria, storie di dominazioni, di casati importanti legati addirittura agli Aldobrandini e dunque al papato.

particolare di una sala

Dell’intero complesso da segnalare la cappella di famiglia, il giardino segreto e la zona delle scuderie. Gli interni in particolare mi hanno lasciato di stucco: la bellezza, per esempio, della sala d’armi, del salotto rosso e della biblioteca, non temono confronti. Ambienti che sembrano letteralmente saltati fuori da un romanzo di cappa e spada (a proposito la location si è prestata in passato a film hollywoodiani di grande successo, come “Il maestro e il don Giovanni” con Errol Flynn e Gina Lollobrigida protagonisti).

sala d'armi
Un particolare della Sala d’armi

In definitiva, il Castello Lancellotti di Lauro è da considerarsi come uno degli esempi meglio conservati tra i complessi difensivi del Sud Italia. Venire in Irpinia e non visitarlo può suonare come un sacrilegio (è certamente tra 10 posti da visitare in Irpinia). A tal proposito, per ammirarlo è possibile rivolgersi all’associazione Pro Lauro, che organizza visite guidate davvero interessanti e ben organizzate.

ingresso cappella
La facciata dalla splendida cappella privata

Il castello è visitabile tutto l’anno, su prenotazione, anche se per godere del bellissimo giardino l’ideale sarebbe scegliere una bella giornata di sole. In ogni caso, partecipare alla storica rievocazione “Lumina in castro” (sempre a cura della Pro Lauro), che si tiene tutti gli anni nell’ultima settimana di agosto, vi consentirà di ammirare il castello nel suo massimo splendore.

lampadario

Castello Lancellotti di Lauro – visite a cura della “Pro Lauro” | www.prolauro.it | 327 45 74 630