Olio Irpinia – Colline dell’Ufita: una spremuta di territorio

Carmine Cicinelli

Carmine Cicinelli

olivo ulive

In occasione della Giornata Mondiale dell’olivo, vi parlo di un’eccellenza olivicola Made in Irpinia: la DOP Irpinia – Colline dell’Ufita

Simbolo mondiale della dieta mediterranea, l’olio extravergine di oliva trova in Irpinia un’espressione di grande eccellenza con la DOP Irpinia – Colline dell’Ufita. Un concentrato delle peculiarità della zona centro-settentrionale dell’Irpinia, cuore pulsante della tradizione olivicola in provincia di Avellino.

Una produzione secolare, che da sempre rappresenta un valore aggiunto sia per l’economia del territorio che per la tradizione culinaria locale. Una storia che parte nel XIII secolo, epoca di introduzione di questa coltura, consolidatasi in epoca angioina. Lo sviluppo massimo si raggiunge nell”800, per assister infine ad un’accelerata negli ultimi anni, quando gli elevati standard qualitativi hanno portato al riconoscimento di prodotto DOP. La certificazione “denominazione origine protetta” significa che esiste un legame fortissimo e inscindibile col territorio d’appartenenza, dato che questa etichetta viene conferita solo quando produzione, trasformazione ed elaborazione possono avvenire necessariamente in una specifica area geografica.

Area di produzione dell’olio Irpinia – Colline dell’Ufita DOP

La zona di produzione dell’olio extravergine Irpinia – Colline dell’Ufita DOP comprende 38 comuni dislocati principalmente tra la Valle dell’Ufita, quella del Miscano e del Cervaro, la Baronia e la Valle del Calore. Un territorio caratterizzato in prevalenza da terreni ricchi di sedimenti vulcanici ed un clima congeniale, che risente della dorsale appenninica, combinazione perfetta che regala un prodotto di grande pregio. Una radicazione sul territorio antica, di forte impatto anche socioeconomico, confermata dalla presenza, oggi come in passato, di interessanti realtà artigianali produttrici di anfore per la raccolta e la commercializzazione dell’olio.

Ma cosa rende speciale questo prodotto? Detto del territorio e della vocazione della popolazione specializzata da secoli nella sua produzione, il segreto di questo prodotto sta certamente nella presenza massiccia (60%) della regina delle cultivar irpine: la ravece. Un ecotipo di oliva in totale simbiosi col territorio da tempo immemore, dalle caratteristiche organolettiche uniche, capaci di conferire alla DOP Irpinia Colline dell’Ufita un gusto inimitabile. Da disciplinare, oltre alla Ravece, completano il blend di olive consentite le tipologie Marinese, Ogliarola, Olivella di Carife e Ruveia. Numerose le aziende che da anni stanno lavorando sulla produzione e commercializzazione di questo prodotto, lavorando su sperimentazione e puntando all’eccellenza (una la trovi qui).

Il rituale della raccolta delle olive va completato entro la metà di dicembre, con una molitura immediata, entro il secondo giorno di raccolta. Il risultato è un olio dal colore verde nella sua prima fase, altrimenti tendente al paglierino quando maturo. Il profumo caratteristico prevede sentori erbacei e una nota spiccata di pomodoro verde (conferita proprio dalla Ravece). All’assaggio il risultato è armonico, con interessanti punte di amaro e di piccante, come carattere peculiare e inconfondibile.

L’olio extravergine Irpinia – Colline dell’Ufita DOP è alla base di moltissime ricette irpine. Oltre a rappresentare un condimento di carattere per numerose preparazioni, quest’olio è particolarmente apprezzato a crudo, come tocco finale sulle numerose zuppe della tradizione, a base principalmente di legumi locali, ma anche come ingrediente basico nella preparazione di uno dei piatti più antichi e tipici d’Irpinia: il Baccalà alla Pertecaregna.

Baccalà alla Pertecaregna